domenica 31 marzo 2019

Incontro sulla legalità:




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sabato 6 gennaio 2018

Luce della Pace di Betlemme 2017 a Livorno.



Come ogni anno, nel sabato della Settimana che precede il Santo Natale, una staffetta di Scout  toscani, su di un treno partito da Trieste , scende frettolosamente con una lanterna, passando “la fiamma” , come un testimone, accendendo altre lampade, delle persone raccolte presso il binario di arrivo. Questo avviene su tutto lo Stivale Italiano.
Infatti sabato scorso circa 800 gruppi scout di tutte le associazioni coinvolte si sono ritrovati nelle stazioni di tutta Italia, per accogliere l’arrivo della Luce della Pace di Betlemme, giunta in treno.


Nella nostra Diocesi, nelle Città di Livorno e Rosignano l’accoglienza della Luce di Betlemme avviene ormai da  
20 anni, grazie ai Gruppi Scout AGESCI e MASCI di Livorno.
Ad attendere la Luce della Pace  a Livorno e Rosignano hanno partecipato cica 300 Scout dei Gruppi Livorno 2°, Livorno 7°, Livorno 9°, Livorno 10°, Guasticce 1°, Rosignano 1°, Rosignano 2°  e Comunita’ MASCI Livorno 1 e Livorno 2. Con gli scout era presente anche Padre Carmine Madalese della Parrocchia Santa Elisabetta Anna Seton, che ha posto la luce ai piedi dell’altare in chiesa.
Come da tradizione il treno è arrivato alle 16:00 in Stazione, e dopo l’accensione  delle lanterne da parte dei rappresentanti dei vari gruppi, ci siamo portati con la Luce della Pace, nel parco di fronte la Stazione Centrale di Livorno per condividere con la preghiera, il canto e la riflessione il valore della carità e dell’essere costruttori di Pace nella vita di tutti i giorni.
Il treno con la Luce ha fatto tappa a Rosignano Solvay, dove i due gruppi scout locali hanno anch'essi accolto la Luce della Pace  con una cerimonia simile. La Luce sarà portata in tutti i luoghi dove i nostri gruppi vivono le loro attività.
L’appuntamento è dunque fissato al prossimo anno, sempre alla Stazione di Livorno; estenderemo l’invito alle Parrocchie della Diocesi ed alla Cittadinanza perché la Luce della Pace porta un messaggio di Pace e Speranza per tutti  che merita di essere accolto e condiviso.
AGESCI E MASCI LIVORNO

19 dicembre 2017

lunedì 31 luglio 2017

Campo Masci Amatrice 2017 : Prima settimana

Questo campo è stata una scommessa e noi adulti scout del primo turno siamo stati dei pionieri.
Già! Perché al primo giorno ad Amatrice eravamo scoraggiati alla vista delle macerie ancora per le strade.
Erano state consegnate le prime casette in legno; il centro servizi, il centro food e il centro commerciale non erano stati ancora ultimati; la gente doveva fare almeno venti chilometri per la spesa. Cosa potevamo fare noi?
L’incontro col Sindaco, Sergio Pirozzi, è stato illuminante: bisognava parlare con la gente, provare a ridare senso alla vita dei sopravvissuti, stanchi e scoraggiati, provare a farli reagire e interagire. Sarà questa la nostra mission! E poi, a campo ultimato, dovremo individuare una persona per ogni villaggio che possa continuare l’opera di aggregazione usando il nostro metodo. Una bella responsabilità! Una sfida che comunque abbiamo raccolto, consci dell’importanza di questa impresa.
Siamo riusciti a vincere la diffidenza degli abitanti delle S.A.E., Soluzioni Abitative in Emergenza, sistemazione a medio periodo destinata alle persone che hanno fatto espressa richiesta e che hanno la propria abitazione inagibile o posta nella zona rossa del Comune di residenza. Abbiamo guadagnato la loro fiducia e la loro stima con dei piccoli lavoretti (sistemare una mensola in casa, potare una siepe, rastrellare il giardino, giocare a carte, fornire attrezzi da giardinaggio). E poi l’abbraccio alla partenza, anche con qualche lacrima, con l’augurio di rivederci ancora.
La scelta di soggiornare nella base scout “Riccardo Della Rocca” di Sala, che all’inizio sembrava fosse una perdita di tempo (un’ora e mezza di viaggio da Amatrice), si è rivelata strategicamente valida perché ha permesso ai partecipanti di riflettere, di verificare l’andamento del servizio, di rimodularlo eventualmente, e di progettare il servizio del giorno seguente.
Con la vita di campo (veglia alle stelle, famiglia felice, bivacco, chiacchierate) si è creato un clima di coesione e di complicità che si è rilevato fondamentale per la buona riuscita del servizio.
Dopo la messa del sabato sera la gente di Amatrice ci ha ringraziato e ci ha chiesto di ritornare.
Domenica mattina, dopo aver percorso un sentiero all’interno della base, visitato il vecchio casale Sant’Antonio ed effettuato qualche lavoretto nella base, abbiamo incontrato gli adulti scout del secondo turno con la verifica e il passaggio delle consegne.
Buon servizio a chi verrà dopo di noi e un augurio di rivederci ancora ad Amatrice.
Carmelo Casano e Nora Belmonte

Lettera del segretario regionale Abruzzo.

30/06/2017

stiamo avvicinandoci al periodo delle ferie ed ognuno di noi sta pregustando il meritato riposo: penso però sia importante ripercorrere questi mesi, iniziati con il mese di gennaio di quest’anno, che purtroppo ha reso drammatica la vita di molti nella nostra regione.
Nevicate come non se ne ricordavano da decenni, scosse sismiche, tante persone costrette a lasciare le proprie case, luce che è andata via per sette, dieci giorni, persone che hanno perduto la vita, colpevoli solo di trascorrere qualche giorno di spensieratezza in posti che poi si sono rivelati sbagliati, persone che hanno sacrificato la vita nell’andare in soccorso di chi andava accompagnato al più vicino presidio sanitario, persone che hanno perduto la vita per  portare il carburante necessario ad alimentare generatori o per portare medicine a sostegno di chi non poteva farne a meno.
Queste pagine drammatiche non possono, non debbono essere cancellate dalla nostra mente: certo c’è l’indignazione per quanto poteva e doveva essere fatto meglio e di più dalle istituzioni, ma non nascondiamoci dietro chi doveva andare non sentendo poi l’esortazione di andare noi stessi!
Proviamo a pensare che un nostro contributo, fosse anche limitato a suscitare speranze, a sviluppare azioni per un cambiamento in positivo non possa, non debba mancare.
Il MASCI ci ha invitato ad andare sui territori, ci ha stimolato a trovare le energie necessarie per non far sentire soli gli abitatori delle nostre montagne: abbiamo raccolto la sfida, ma siamo consapevoli che quanto abbiamo fatto dal 15 giugno al 23 luglio sia stato appena l’inizio di un lungo e complesso lavoro per una ricostruzione che parte dai cuori e dai progetti che ciascuno coltiva nel proprio animo, sia se abita nelle zone colpite duramente sia se sente quelle zone come terra che appartiene anche a loro. 
Il MASCI Abruzzo intende ringraziare tutti, indistintamente, perché se ha saputo muovere passi decisi in questa direzione, è perché ha sentito che quel cammino intrapreso era giusto e doveroso prima, entusiasmante e gioioso nel metterlo in pratica.
Se fosse mancata una grande corrente di simpatia a sostegno del percorso che stava iniziando, tre mini routes ed una Isola della Competenza effettuate nel giro di un mese non avrebbero potuto realizzarsi.
Invece, passo dopo passo, correggendo, perfezionando, dosando le forze e gli impegni da mettere in campo, il miracolo è avvenuto e l’Abruzzo si è rimesso in pista!
Tante regioni ci sono state vicine: non le elencherò così come non specificherò chi ha dato molto e chi meno in questa impresa. Non sta a me considerare gli aiuti come sono venuti e da che parte provenivano.Certamente sono stati tutti generosi e le persone hanno manifestato con i fatti  che si può fare qualcosa per contrastare una situazione che continua a rimanere drammatica, ma che forse qualche barlume là in fondo comincia ad vedersi.
Desidero piuttosto mettervi a conoscenza di due avvenimenti che dimostrano che abbiamo lasciato un segno: un negoziante di Fano Adriano, quando gli ho detto che quella del 20 luglio era l’ultima mini route, mi ha confidato che l’impresa da noi compiuta non era un fatto episodico che non lasciava nulla, ma era una azione sistematica e continuativa ed è di ciò che loro hanno bisogno: questo mi ha ancora una volta convinto della bontà di realizzare anche la seconda mini route anche se composta da solo cinque adulti scout, perché una volta preso un impegno, lo si porta avanti comunque! Il secondo avvenimento è quello di una donna a Nerito di Crognaleto  che, davanti ad una chiesa, dopo la celebrazione della S.Messa, si è fatta avanti e ci ha confidato il desiderio di fondare in quel territorio una comunità di adulti scout!
Sono segni tangibili che davvero ripagano dai tanti sforzi che davvero potremmo riaffrontare oggi stesso!
Questa lettera aperta è scritta di slancio e quindi è dettata da un grande coinvolgimento emotivo : anche i destinatari sono molti anche se sono certo non essere tutti: vi invito quindi a divulgare perché il messaggio per tutti è un grande, incondizionato, sentito
GRAZIE e Buona Strada a tutti !
Ernesto SR Abruzzo